LUCA GIOMBI
Scenografie & Allestimenti
STRADE


La mostra Strade propone giovani artisti emergenti provenienti da formazioni artistiche differenti, quali la fotografia, la poesia, la recitazione, la sperimentazione pittorica e scenografica.
Obiettivo della mostra è trasmettere allo spettatore la sensazione di trovarsi all’interno di un ambiente metropolitano, che richiami i moderni cantieri edilizi.
La scelta dei materiali e dell’oggettistica ha avuto perciò un ruolo centrale nell’allestimento dello spazio espositivo: reti metalliche, lamiere, segnali stradali, laterizi, casse in legno, bidoni di metallo.
Per realizzare questa originale nonché coraggiosa performance artistica sono state selezionate opere in grado di rappresentare appieno la cultura suburbana della nostra contemporaneità.
La mostra è articolata in modo che al visitatore sia permesso di immergersi completamente nell’atmosfera ricreatavi, in un abbandono intellettuale in grado di superare la semplice fruizione delle opere esposte.
Seguendo un percorso ben congegnato dai giovanissimi responsabili della mostra, al visitatore viene data l’occasione di gustare con la calma e l’attenzione che spesso mancano nelle nostre giornate quadri dalla poetica intraprendente, fotografie di una realtà non nascosta ma raramente toccata, proposte che guardano al futuro, idee, nuova letteratura, nuova verità. Sono le poesie di Alessandro Zaffini a determinare la strada da seguire all’interno della struttura, fungendo da tramite fra la performance teatrale dal vivo di Raffaele Damen e le opere d’arte degli artisti, il tutto inserito nell’essenziale allestimento di Giulia Gioacchini e Luca Giombi. Il progetto segue ovviamente lo spirito di “Strade”. Inserire opere d’arte così distanti tra loro in una cornice comune non è stato semplice, dovendo anche rispettare, come già detto, l’idea centrale della mostra.
Le reti metalliche delimitano un percorso attraverso le diverse sale, come introducendo il visitatore all’interno di uno spazio scenico proprio della quarta parete. I materiali sopracitati hanno decorato in modo discreto ma fortemente presente, disposti secondo studiata ricerca.
La scelta di collegare il tutto con le parole di Zaffini scritte nero su bianco su muri, pavimenti e gradinate ha regalato il leitmotiv, il senso di continuità necessario a mantenere coesi tra loro i poli respingenti di forme d’arte lontane.

Allestimento: Giulia Gioacchini e Luca Giombi

 


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