FIABE DEL BOSCO VIENNESE
GIOVENTU’ SENZA DIO
FEDE, SPERANZA, CARITA’
La trilogia teatrale di Ödön von Horváth comprende tre opere teatrali molto profonde e attuali sebbene siano state scritte attorno al 1930. Un’efficace critica alla Grande Guerra e all’ascesa del partito Nazista che stava spopolando in quel tempo in Germania e Austria. Sono testi che fanno riflettere e che richiedono una messa in scena accurata e ricca di riferimenti storici, politici ed iconografici.
La scena prevede il medesimo impianto per tutte e tre le opere rappresentate: un grande pavimento a listelli bianchi e rispettivo soffitto con la medesima decorazione.
La musica, in particolar modo i valzer viennesi di Strauss, è molto presente nelle opere tanto che la scena è composta e animata da dei vecchi intonarumori che costituiscono di atto in atto i luoghi dell’azione: dai mobili, agli arredi pubblici. Questi oggetti divengono comodini, letti, tavoli, carrozzine e botteghe, mantenendo sempre il loro utilizzo di “propagatori di musica/suoni”.
Le luci sono molto importanti per creare le giuste atmosfere e le location soprattutto perchè in questo allestimento i proiettori possono essere sistemati anche sotto la scena. Attraverso le fenditure fra i listelli di legno del pavimento, del soffitto e del fondale passa la luce che delimita le varie zone del palco e crea gli interni, le sponde del Danubio e la strada di Vienna.
Per la scena del locale “MAXIM” una grande scritta al neon, che fino ad allora era rimasta mimetizzata nella decorazione appare nel fondale.
Uno spazio asettico ma al tempo stesso colorato, gelido ed ironico al tempo stesso che riesce a mettere a nudo la bassezza dei rapporti umani e lo squallore dell’indifferenza.
Ideazione scene e costumi: Luca Giombi, Matteo Lelli, Martino Zabeo